L'esistenza di S. Lucia è storicamente accertata, mentre la storia del suo martirio è leggendaria. Il suo culto è molto antico ed è diffuso in tutto il mondo. Fin da bambina, Lucia consacra la sua verginità al Signore, senza rivelare a nessuno la propria decisione. Quando la madre Eutichia vuole darla in sposa a un ricco e giovane pagano, Lucia decide di rinviare in ogni modo il fidanzamento e invoca il Signore affinché le eviti il matrimonio.
La madre si ammala in modo grave e riesce a guarire miracolosamente dopo un pellegrinaggio alla tomba di sant’Agata. Grata per il grande miracolo della guarigione, Eutichia decide di esaudire il desiderio della figlia di condurre una vita verginale per amore del Signore. Il giovane pretendente tenta in tutti i modi di riconquistare la Santa; fallito ogni tentativo, la denuncia come cristiana: Lucia viene processata e arrestata. Il proconsole Pascazio, per indurla ad abiurare la fede in Cristo, minaccia di rinchiuderla in un bordello. Lucia con coraggio risponde che il corpo non può essere contaminato se lo spirito non lo consente: se verrà violentata, il suo spirito di castità meriterà una doppia corona. Quando Pascazio vuole attuare il suo abbietto progetto, Lucia diventa talmente pesante, che neppure decine di soldati e un paio di buoi riescono a spostarla. Viene poi cosparsa di resina e di pece infuocata: non riporta la pur minima ustione.
La Cappella si trova in aperta campagna, nella zona ad est del centro. Si tratta della chiesa più antica di Castel di Sangro dopo l'abbazia di Santa Maria di Cinquemiglia (oggi distrutta), e risale all'XI secolo. La semplicità della costruzione, la facciata a coronamento a capanna, il piccolo campanile a vela, conferiscono alla chiesetta un aspetto di austerità, favorito dai contrafforti laterali. Presenta un interno angusto a navata unica, impreziosito da altare in muratura sovrastato da una nicchia con la statua della santa. Un vano modesto funge da sacrestia. Nel 1132 fu donata da Ruggero II di Sicilia all'arcipretura di Santa Maria Assunta, e fino al XX secolo è stata usata per il cimitero delle fosse comuni degli ammalati.
Borgo (Frazione di Castel di Sangro)
Zona Sportiva - Tennis
La Civita
Antica Chiesa Rurale
Chiesa di S. Giovanni Battista
Ingresso Nord
Chiesa Madonna delle Grazie
Basilica di S. Maria Assunta
Chiesa della Confraternita
Chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano
Cappella Rurale
Chiesetta dei SS. Cosma e Damiano
Chiesa di S. Antonio
Sponde del Fiume Sangro
Cinta fortificativa Sannitica
ex Convento della Maddalena
Struttura Eventi Sportivi e Turistici
Parco Acquatico del Sangro
Percorso Sportivo e Naturalistico
Piazza Principale
Palazzo De Petra - Casa del Leone
Percorso Naturalistico Protetto
Colle San Giovanni - Castello Medioevale
Stadio Comunale
Dedicata all'Artista castellano
(in allestimento)
Parco Centrale
F.P. Tosti
Castel di Sangro è un comune italiano della provincia dell'Aquila, in Abruzzo. Tradizionalmente parte integrante del Sannio, costituisce il principale centro dell'Alto Sangro, nonché il più attivo centro turistico, industriale, commerciale e sportivo della zona. La città sorge sul limitare di una valle molto ampia, sulla riva destra del Sangro, nel bacino dell'Alto Sangro. Lo stemma e il gonfalone (drappo partito di rosso e di giallo) sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 maggio 2002. Il Comune è stato insignito del Titolo di Città per Concessione e Privilegio di re Carlo III di Napoli e Sicilia del 20 ottobre 1744, nonché della Medaglia di bronzo al Merito Civile.
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